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Paolo Rossi

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Il concetto di cittadinanza europea, nonostante sia presente sin dalla nascita della Comunità, è entrato a far parte della legislazione europea solo in un secondo momento. Inizialmente, infatti, la Comunità Europea era intesa principalmente come una cooperazione di tipo economico, in cui l’integrazione funzionale regnava sovrana. Ciò è iniziato a cambiare nel momento in cui l’integrazione economica si è evoluta e dalla Comunità si è passati all’Unione. Era il 1993 quando, con l’entrata in vigore del Trattato di Maastricht, si introduceva per la prima volta all’interno dei trattati europei il concetto di cittadinanza dell’Unione, grazie all’Articolo G (Titolo II), che emendava il trattato precedente, prevedendo l’inserimento di una “Parte II” concernente la “Cittadinanza dell’Unione”. Gli articoli inseriti “Art.8 a-e” andavano, dunque, a definire questo peculiare tipo di cittadinanza e i diritti che ne scaturivano.

Si definiva, così, l’ossatura della cittadinanza europea e dei diritti a essa collegati, che rimarranno pressoché invariati, anche se verranno approfonditi nel corso del processo di integrazione. Qualche anno più tardi, nel trattato di Amsterdam si definì ulteriormente la peculiarità di questa cittadinanza. All’art.2 si andarono, infatti, ad emendare delle disposizioni precedenti e tra queste, in particolare, quella prevista dall’art.8. Il primo paragrafo venne sostituito e si sottolineò come: “La cittadinanza dell’Unione costituisce un complemento della cittadinanza nazionale e non sostituisce quest’ultima”.

La cittadinanza europea divenne dunque una cittadinanza complementare e distinta da quella nazionale. Se, infatti, la cittadinanza dello Stato membro rimane prerequisito necessario per essere titolare della cittadinanza europea, quest’ultima se ne discosta nella sua caratterizzazione di cittadinanza non territoriale, sovranazionale e slegata da qualsiasi rapporto con il singolo Stato.

fonte: https://lospiegone.com/

Alcune cose nella vita sono sopravvalutate. La cittadinanza UE non è una di queste. Essere un cittadino dell'Unione europea apre molto di più dei semplici confini ai propri residenti. Come cittadino europeo puoi costruire la tua vita in un altro Stato membro. Hai diritti in quanto studente, lavoratore e pensionato in tutti gli Stati dell'UE. Hai anche l'opportunità di crescere i tuoi figli nella tua patria d'adozione.

 

Video: Il significato della Cittadinanza Europea


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